L’opera ferroviaria ricade nella porzione orientale del territorio regionale della Sicilia, all’interno delle provincie di Messina e Catania e consiste nel raddoppio ferroviario della linea Giampilieri – Fiumefreddo.
L’intervento di raddoppio, che si sviluppa completamente in variante rispetto alla linea storica esistente, si inquadra nel potenziamento dell’itinerario Messina-Catania ed ha la finalità di completare il raddoppio della linea, sul collegamento fra Messina e Catania, con conseguente aumento della capacità potenziale e della velocità della linea, nonché consentire di avere un servizio cadenzato fra Messina e Catania e sviluppare un servizio di tipo metropolitano da Catania fino a Taormina/Letojanni.
La linea esistente è rappresentata da una infrastruttura a semplice binario caratterizzata da un itinerario in gran parte costiero e prevalentemente all’aperto, con alcune brevi gallerie. L’attuale linea si colloca in una strettissima fascia di territorio compreso tra i rilievi che si protraggono fino quasi al mare, l’autostrada A18 la viabilità statale e gli insediamenti turistici costieri. Le stazioni/fermate attuali sono in numero di 12.
La soluzione di progetto prevede la realizzazione di una linea a doppio binario dell’estensione di ca. 42 km in sostituzione dell’attuale e si sviluppa completamente in variante tra Fiumefreddo e Giampilieri per circa 42 km lungo un nuovo corridoio prevalentemente montuoso, abbandonando l’attuale linea storica che segue il corridoio costiero della Sicilia orientale. La nuova linea si allaccia alla linea esistente alla progressiva storica 276+821 prima dell’attuale stazione di Fiumefreddo e si ricollega alla storica immediatamente prima dell’esistente stazione di Giampilieri alla progressiva 319+756.
Dal punto di vista funzionale la nuova linea prevede un nuovo PM a Fiumefreddo, una nuova stazione a Taormina interamente in sotterraneo, n. 5 nuove fermate all’aperto e il mantenimento dell’esistente stazione di Letojanni.
L’intervento è stato articolato in due distinti Lotti:
- Lotto 1: estensione pari a circa 13,8 km, tratta Posto di Movimento di Fiumefreddo - Taormina allaccio alla linea storica con l’interconnessione di Letojanni (L=1.248 km);
- Lotto 2: estensione pari a circa 28,4 km, Taormina - Giampilieri (ME).
L’opera ferroviaria in realizzazione dal Consorzio Messina Catania Nord e Consorzio Messina Catania Sud, è stata commissionata da Rete Ferroviaria Italiana, RFI, mentre l’Alta Sorveglianza e la Direzione Lavori sono affidate a Italferr, entrambe società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.
Lotto 1 – Tratta Fiumefreddo-Taormina/Letojanni
L’intervento inizia in rilevato con il nuovo Posto di Movimento di Fiumefreddo (km 0+814), avente due binari di corsa e due di precedenza con velocità degli itinerari deviati a 60 km/h e modulo 600 m, utilizzando la sede ferroviaria già realizzata fino al km 1+000. In corrispondenza del PM Fiumefreddo è prevista la realizzazione del Posto di Manutenzione la cui asta più lunga (circa 450 m) si sovrappone planimetricamente alla sede della linea storica da abbandonare. Da qui dopo la realizzazione del nuovo sottovia di via Civi, la linea prosegue, dopo un breve tratto in trincea, in galleria artificiale di L=795 m fino al km 1+960 e successivamente in trincea fino al km 2+800 circa.
Nel tratto di trincea si trova la nuova fermata di Fiumefreddo-Calatabiano (km 2+575), che prevede banchine laterali da 250 m. Essa è posta in prossimità della nuova rotatoria che collega due rami deviati di via Regina Margherita (SS 120) e la S.P.71.
Al km 3+000 circa, dopo aver attraversato il torrente Fogliarino con un ponte di L=30 m, la linea prosegue in galleria naturale (galleria Calatabiano di lunghezza L=3349 m), passando al di sotto del torrente Zampataro al km 3+400 e dell’autostrada Messina-Catania al km 4+150. Si prevedono tre uscite di sicurezza intermedie:
- due uscite verticali al km 3+700 circa e al km 5+470;
- un’uscita orizzontale con cunicolo in galleria al km 4+700.
In corrispondenza delle uscite sono previsti piazzali con fabbricati tecnologici e viabilità di accesso che collegano i piazzali stessi alla viabilità ordinaria.
Dopo la galleria la linea prosegue in viadotto (Viadotto Alcantara) per circa 1 km; in questo tratto la linea ferroviaria presenta una pendenza del 10 per mille che consente di mantenere il franco necessario sull’attuale linea ferroviaria dismessa Alcantara-Randazzo, in corrispondenza del km 7+450. Al km 7+625 è prevista la nuova fermata di Alcantara con banchine laterali di lunghezza pari a 250 m.
Dal km 7+766 il tracciato prosegue in galleria (galleria Taormina) che si snoda a due canne singole fino al km 12+900 circa; in questo tratto il tracciato sottopassa il Torrente S. Venera al km 8+900 e il Torrente Sirina al km 11+550.
Al km 12+800 circa le due canne si riuniscono in un unico camerone che contiene la stazione in sotterraneo di Taormina (km 13+350) in cui l’interasse tra i binari ritorna a 4.00 m, con marciapiedi laterali da 350 m.
Al km 13+900 si completa la Fase 1 del progetto Giampilieri-Fiumefreddo; il camerone verrà realizzato fino alla suddetta progressiva, per poi proseguire la galleria nella seconda fase senza pregiudicare con i lavori di scavo l’esercizio ferroviario attivato in prima fase.
In prima fase l’intervento si completa con l’interconnessione di Letojanni, a semplice binario, che collega funzionalmente il tracciato a doppio binario in variante con la linea storica prima della attuale stazione di Letojanni, descritta di seguito. La comunicazione pari/dispari che consente il passaggio doppio/semplice binario è posta all’interno del camerone della stazione di Taormina.
Interconnessione di Letojanni
In Fase 1 viene realizzata l’Interconnessione di Letojanni che ha inizio al km 13+700 di progetto (km 0+000 dell’Interconnessione) all’interno del camerone della stazione di Taormina e si estende per circa 1560 m, riallacciandosi all’attuale stazione di Letojanni.
Essa si sviluppa con un primo tratto in galleria secondo tre livellette: una prima al 2 per mille lunga circa 308m; una seconda all’11.0 per mille per un’estesa di circa 724m fino al km 1+032 ed una terza al 10.0 per mille per circa 281m, dove al km 1+280 il tracciato esce allo scoperto intercettando la livelletta del 2.1 per mille, di circa 258m, raccordandosi alla linea storica all’attuale km 292+890 circa.
La linea Catania-Messina prosegue in direzione Messina utilizzando l’attuale linea costiera.
In Fase 2 la stazione di Letojanni diventa una stazione di testa con due binari poiché si prevede la dismissione dell’attuale linea Fiumefreddo (i) -Giampilieri (e). In particolare, la nuova configurazione prevedrà per fasi:
- la rettifica del I e del II binario di stazione con inserimento dei respingenti ad assorbimento di energia;
- la realizzazione del I marciapiedi con esercizio solo sull’attuale II binario di stazione
- la demolizione dell’attuale II marciapiede e la realizzazione del nuovo marciapiede, di L=250 m e h=55 cm, sul sedime del III binario di stazione previsto in dismissione.
Sito di ripascimento S. Alessio
Tra i lavori della linea ferroviaria Catania-Siracusa, raddoppio Giampilieri-Fiumefreddo, risulta ricompreso l’intervento di ripascimento del litorale di S. Alessio Siculo.
L’area di intervento si estende per circa 2 km. Risulta delimitata a Nord dalla foce del torrente d’Agrò e a Sud dal promontorio roccioso di Capo Sant’Alessio.
Il litorale oggetto di studio è caratterizzato da una costa bassa sabbiosa-ciottolosa, in condizioni di erosione, caratterizzato per quasi tutta la sua estensione dalla presenza si importanti interventi antropici.
Lotto 2: Taormina (e) – Giampilieri (e)
Il progetto esecutivo del secondo lotto della tratta Giampilieri-Fiumefreddo è relativo alla realizzazione del raddoppio in variante di tracciato lungo la linea Messina – Catania nella tratta compresa tra Taormina e Giampilieri (sviluppo complessivo di 28,3 km circa).
Il Lotto II del raddoppio Giampilieri-Fiumefreddo prevede il proseguimento del camerone di Taormina dal km 13+900 e la continuazione della realizzazione dei binari pari e dispari.
Il camerone dal km 14+400 circa si sdoppia in due gallerie a semplice canna che proseguono in direzione nord e sottoattraversano il Torrente Mazzeo al km 15+550 circa. La galleria Taormina termina al km 16+033 e presenta uno sviluppo complessivo di 8267 m.
Dal km 16+037 la linea prosegue in viadotto sul Torrente Letojanni per circa 243 m fino al km 16+280. Da qui ha inizio la galleria Letojanni a doppia canna con un’unica livelletta al 2 per mille, avente estesa pari a 3882 m.
Dal km 20+190 al km 20+280 il tracciato presenta due viadotti a semplice binario sul Torrente Fondaco Parrino, per poi proseguire con la galleria Forza D’Agrò a canne separate fino al km 22+776. La galleria si estende per 2488 m e la distanza massima delle canne è pari a 35 m.
In uscita lato Nord dalla galleria Forza D’Agrò si trova la stazione di S. Alessio (km 22+088), che si estende parte in rilevato, parte su strutture scatolari parte sul viadotto Fiumara D’Agrò, con marciapiedi centrale e laterali di lunghezza 375.40m.
Le precedenze della stazione di S. Alessio presentano le comunicazioni e i tronchini in galleria. È prevista una forbice per le comunicazioni pari dispari.
Dopo il viadotto Fiumara D’Agrò di estesa pari a 340 m, il tracciato imbocca al km 23+490 la galleria Sciglio a doppia canna con interasse tra le canne a 35 m. La galleria Sciglio ha un’estesa pari a 9272 m, sottopassa al km 26+800 il torrente Savoca e termina al km 32+762.
Uscendo dalla galleria Sciglio si trova la fermata di Nizza Alì (km 32+812), che si estende parte in rilevato, parte su strutture scatolari e parte su viadotto, con marciapiede centrale di lunghezza 350 m.
Dal km 33+430 si estende la galleria Nizza a singola canna doppio binario di L=523 m, seguita dal viadotto Satano (L=273 m), dalla galleria Alì a singola canna doppio binario di L= 165 m e dal viadotto Alì di L=118 m. In questo tratto l’interasse dei binari è pari a 4 m.
Dal km 34+750 il tracciato prosegue con la galleria Quali che si divide in due canne separate con interasse massimo di 35 m che diventa a 15 m in corrispondenza dell’imbocco lato Messina. La galleria ha un’estesa complessiva di 4208 m.
Uscendo dalla galleria Quali si trova la fermata di Itala Scaletta (km 39+033), che si estende parte in rilevato, parte su strutture scatolari e parte sul viadotto Itala; l’impianto prevede la banchina ad isola di lunghezza 234.5 m.
La galleria Scaletta a canne separate inizia al km 39+215 e si estende per 2738 m fino al km 41+953. Uscendo dalla galleria il binario pari e il binario dispari confluiscono rispettivamente sul II e III binario della stazione di Giampilieri e costituiscono la naturale prosecuzione del raddoppio esistente per Messina.
L’intervento termina al km 42+192.160 (km 319+756 L.S.) prima dell’attuale ponte sul Torrente Giampilieri e della PSE dell’attuale comunicazione di passaggio doppio/semplice.
In ambito stazione di Giampilieri sono previsti altri interventi finalizzati a rendere la stazione stessa un punto antincendio.