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La strumentazione e la metodologia

Le normative nazionali, le norme ISO (International Organization for Standardization) e UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) e le direttive comunitarie definiscono la metodologia e la strumentazione per il monitoraggio delle principali componenti ambientali, con lo scopo di uniformare il dato ambientale per renderlo confrontabile nel tempo e nello spazio. Nei paragrafi successivi sono esplicitate le principali indicazioni relative alle modalità di rilievo e campionamento adottate nel monitoraggio delle linee AV/AC.

Metodi e strumentazione per la misura della concentrazioe degli inquinanti atmosferici

  • Polveri totali sospese (PTS): campionatore automatico conforme alle specifiche previste dal DPCM 28/3/83 App. 2 modificato dal DPR 20/3/88 All. 4 punto  B.
  • PM10: campionamento automatico tramite la raccolta su un filtro del PM10 e determinazione della sua massa per via gravimetrica conforme alle specifiche previste dal DM 2/4/2002. Il metodo di riferimento per il campionamento è costituito dalla norma EN12341 “Air quality – Determination of the PM10 fraction of suspended particulate matter. Referenced method and field test procedure to demonstrate reference equivalence of measurement methods”.
  • Biossido di zolfo: analizzatore automatico ai sensi del D.M.60/02 con analisi secondo il metodo di riferimento “Ambient Air - Determination of sulphur dioxide - Ultraviolet fluorescence method (Draft International Standard ISO/DIS 10498.2.ISO, 1999)”.
  • Ossidi di azoto e biossido di azoto: ai sensi del D.M.60/02 analizzatore automatico con analisi secondo il metodo di riferimento indicato nella norma “ISO 7996: 1985 - Ambient Air - Determination of the mass concentration of nitrogen oxides - Chemiluminescence Method”.
  • Il metodo di riferimento per l'analisi del benzene e degli IPA è quello indicato rispettivamente all'allegato VI e VII del decreto del Ministro dell'ambiente 25-11-1994.
  • Monossido di carbonio: analizzatore automatico con analisi secondo il metodo di riferimento indicato all'allegato II, Appendice 6 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28-3-1983 Rispetto ai metodi sopra indicati, vale il principio di “equivalenza” secondo cui sistemi di campionamento e misura diversi da quelli indicati, relativamente a: SO2, NO2, NOx, PM10, piombo, benzene e monossido di carbonio possono essere ugualmente utilizzati laddove dotati di certificazione di equivalenza rilasciata dagli enti designati.

Metodi e strumentazione per la misura del rumore

  • Fonometro integratore conforme alla classe 1 delle norme EN 60651/1994 e EN 60804/1994, completo di microfono da interno munito di cuffia antivento, ai sensi del Decreto del 16/3/1998 “Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico”. I filtri e i microfoni utilizzati per le misure devono essere conformi, rispettivamente, alle norme EN 61260/1995 (IEC 1260) e EN 61094-1/1994, EN 61094-2/1993, EN 61094-3/1995, EN 61094-4/1995.

Vibrazioni

La metodologia di monitoraggio prevede l’impiego di strumenti (accelerometri o geofoni) in grado di misurare le tre componenti di moto. Tali strumenti, disposti al centro dei solai di un piano basso e di un piano alto dell’edificio, saranno collegati ad un sistema di acquisizione multicanale in grado di campionare i segnali mantenendo la corretta ampiezza e fase degli stessi.

Misure in sito

  • Per le misure di portata, utilizzo del mulinello secondo il metodo correntometrico
  • Termometro a mercurio o elettronico per le misure della temperatura dell’aria e dell’acqua.
  • PH-metro e conducimetro elettronici per le misure rispettivamente di pH e di Conducibilità Elettrica.
  • Sonda per la determinazione del Potenziale Redox e l’Ossigeno disciolto.
  • Tavola di Munsell per la determinazione del colore.

Misure in laboratorio

Il campionamento è realizzato tramite sonda a trappola che è immersa nel filone principale della corrente al di sotto del pelo libero.

Parametro Metodo Principio del metodo
Materiali in sospensione IRSA Q100 n°2050/94 Determinazione gravimetrica del residuo da filtrazione su membrana di porosità 0,45 μm
COD IRSA Q100 n°5110/94 Determinazione per retrotitolazione delle sostanze ossidabili in una soluzione bollente di dicromato di potassio e acido solforico
Tensioattivi anionici IRSA Q100 n° 5150/94 Determinazione colorimetrica del sale di colore blu formato per reazione con blu di metilene ed estratto in cloroformio
Durezza totale IRSA Q100 n°2040/94 Titolazione complessometrica con acido etilendiamino tetraacetico
Alcalinità da carbonati IRSA Q100 n°2010/94 Titolazione con acido
Idrocarburi totali EPA 8440/96 Metodo FTIR

Misure in un sito

Le misure di portata delle sorgenti sono eseguite mediante recipiente tarato e cronometro; il recipiente ha dimensioni tali da riempirsi in un tempo minimo di 30 secondi; ogni misura deriva dalla media di tre letture. La misura della temperatura dell’aria e dell’acqua è effettuata mediante termometro a mercurio o elettronico. L’ossigeno disciolto è determinato tramite apposita sonda, il pH e la Conducibilità Elettrica sono determinati con pH-metro e conducimetro elettronici opportunamente tarati. Il colore è determinato mediante tavola di Munsell.


Misure in laboratorio

Il campionamento da pozzi dovrà essere preceduto dallo spurgo di un congruo volume di acqua in modo da scartare l’acqua giacente e prelevare acqua veramente rappresentativa della falda. Il campionamento è eseguito riempiendo apposite bottiglie sterili.

Analisi chimico-fisiche
Parametro Metodo Principio del metodo
Residuo fisso Metodo All.III DPR 236/88 Evaporazione del campione e pesata previo essiccamento a 180 °C
Arsenico IRSA Q100 n°3010 A1, A2 Determinazione mediante spettrofotometria ad assorbimento atomico in fiamma o assorbimento atomico con fornetto di grafite
Cadmio EPA 6020A/98 Determinazione con spettrometria di assorbimento atomico
Cromo IRSA Q100 n°3080 A1 Determinazione con spettrometria di assorbimento atomico con immissione diretta del campione i fiamma aria-acetilene.
Cromo VI IRSA Q100 n°3080 B1, A2 Misura spettrofotometrica dell’assorbanza del composto che esso forma con la difenilcarbazide oppure spettrometria di assorbimento atomico previa estrazione in fase organica di sue forme complesse
Ferro EPA 6020A/98 Determinazione con spettrometria di assorbimento atomico
Mercurio IRSA Q100 n° 3130 Determinazione con spettrometria di assorbimento atomico
Nichel IRSA Q100 n° 3140 Determinazione con spettrometria di assorbimento atomico
Piombo EPA 6020A/98 Determinazione con spettrometria di assorbimento atomico
Rame EPA 6020A/98 Determinazione con spettrometria di assorbimento atomico
Manganese EPA 6020A/98 Determinazione con spettrometria di assorbimento atomico
Zinco EPA 6020A/98 Determinazione con spettrometria di assorbimento atomico
Cloruri ASTM D4327-88 Determinazione per cromatografia ionica
Azoto ammoniacale IRSA Q100 n°4010 Determinazione colorimetrica del complesso che si forma per reazione con il reattivo di Nessler
Azoto nitroso ASTM D4327-88 Determinazione per cromatografia ionica
Azoto nitrico ASTM D4327-88 Determinazione per cromatografia ionica
Fosforo totale IRSA Q100 n°4090 Determinazione colorimetrica degli ortofosfati ottenuti dalla trasformazione per mineralizzazione acida di tutti i composti del fosforo.
Solfati ASTM D4327-88 Determinazione per cromatografia ionica
Idrocarburi totali EPA 8440/96 Tecnica FTIR
Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) EPA 8270 Tecnica GC/MS
Idrocarburi aromatici (BTEX) EPA 8260 Tecnica GC/MS
Tensioattivi anionici IRSA Q100 n° 5150 Determinazione colorimetrica del sale di colore blu formato per reazione con blu di metilene ed estratto in cloroformio.
Tensioattivi non ionici UNICHIM n°980/2 1993 A seguito di una fase di estrazione concentrazione e purificazione, l’analita viene deterrminato per misura spettrofotometrica del complesso che si forma per reazione con il potassio picrato, estratto in 1,2 dicloretano.

Analisi batteriologiche
Parametro Metodo Principio del metodo
Coliformi totali Metodo MF All.III DPR 236/88 Colture di colonie batteriche su terreni specifici e conta diretta
Coliformi fecali Metodo MF All.III DPR 236/88 Colture di colonie batteriche su terreni specifici e conta diretta
Streptococchi fecali Metodo MF All.III DPR 236/88 Colture di colonie batteriche su terreni specifici e conta diretta

Un termine comunemente usato dai pedologi rilevatori per indicare un’osservazione pedologica nel suo insieme è "profilo" che viene esposto per mezzo di un taglio verticale attraverso il suolo realizzato a mano o tramite un escavatore. L’ampiezza di un profilo varia da pochi decimetri ad alcuni metri, o più; dovrebbe avere dimensioni tali da includere le unità strutturali più grandi. L’altro modo per realizzare un’osservazione pedologica è la “trivellata” consistente in una perforazione eseguita con trivella a mano.
A volte l’osservazione pedologica è realizzata in parte con un profilo (fossa), in parte con trivella, di solito per raggiungere profondità superiori a quelle direttamente visibili nella fossa (se i materiali sono penetrabili).